| Cap.5
Appena la porta si aprì due braccia pallide e perfette si avvolsero attorno al collo di Jake, ormai preso dall’emozione. Felicità, gioia..amore popolavano il suo cuore. Quando, alla fine, riuscì a vedere quale creatura perfetta era appena entrata. Bianca come la neve, era una ragazza, di sedici o diciassette anni, dai capelli lunghi e rossicci leggermente mossi che danzavano ad ogni suo movimento. Gli occhi erano marroni, accesi da un’immensa felicità, e ornavano il suo viso perfetto. La vedevo sorridere e sfoggiare i suoi denti bianchissimi..rimasi impietrita da tanta bellezza, e mi sentì uno straccio appena osai paragonarmi a lei. Ormai completamente rapita da quella Venere, mi accorsi dopo un bel po’ che dietro di lei vi erano altre figure altrettanto perfette. Una era una donna, dai capelli lunghi e castani, la pelle diafana e gli occhi color miele dorato. Accanto a lei vi era un uomo, dai capelli rossicci e gli occhi dorati, anche lui aveva la pelle bianchissima. Era chiaro, erano vampiri, dato che, nonostante fossero tanto belli, il loro odore era altamente ripugnante per il mio naso. Sam me lo aveva spiegato che noi licantropi siamo una sorta di cacciatori di vampiri e che il nostro corpo ne percepisce subito le vicinanze. - Reneesme! Finalmente! E’ da un bel po’ che non ci vediamo! - Solo da qualche settimana- rispose seccato il vampiro - Edward, per carità..cerca di essere gentile -Si, scusami Bella, è solo che, quando fa così, proprio non lo reggo- sussurrò stringendola a sé - Jake! Anche tu mi sei mancato tantissimo! Sbaglio o c’è qualcuno che mi dovevi presentare?- disse poi Reneesme Il suono della sua voce era talmente cristallino da fare invidia ad una sirena. Rimasi impietrita, quando mi accorsi che la sua domanda si riferiva a me. Cosa le avrei risposto? Sono Sarah Campbell quella che si era illusa di poter coronare il suo sogno d’amore con il tuo ragazzo!..Non sapevo più dove mettere la faccia. Misi da parte tutti i miei sentimenti e cercai di essere più educata possibile. -Oh si! Ti devo presentare una persona meravigliosa! Si chiama Sarah Campbell, sono sicuro che ti piacerà!- - Tsk! Patetico!- sbuffò Leah prima di alzarsi e andarsene dalla stanza Jake la ignorò e mi si avvicinò, tenendo per mano Reneesme. -Piacere Sarah! Il mio nome è Reneesme! Ero tanto curiosa di sapere chi era il famoso licantropo bianco e soprattutto chi era la ragazza che ha conquistato il mio Jake- Il suo tono era amichevole e si vedeva che provava quasi ammirazione nei miei confronti, io, invece, stavo combattendo con tutta me stessa per allontanare il dolore che mi assaliva in ogni momento. -Piacere- feci un sorriso forzato. -Oh, Jake! E così carina!- mi abbracciò come se fossimo amiche per la pelle, io rimasi più scioccata che sorpresa. Mi resi conto,però, di quale persona speciale era questa Reneesme, ora capivo perché Jake l’adorasse tanto, con o senza imprinting, Jake si sarebbe innamorato comunque di lei e questo in qualche modo mi rasserenò. Con lei ero certa che sarebbe stato felice. -Piacere Sarah, il mio nome è Isabella, ma chiamami pure Bella, e questo accanto a me è Edward! Siamo i genitori di Reneesme!- Bella mi si era avvicinata con un sorriso abbagliante, io ricambiai il saluto. Non me lo spiegavo, ma quella situazione mi metteva in imbarazzo. -Beh, mi dispiace interrompere le presentazioni, ma Sarah oggi ha veramente bisogno di allenarsi! Non vi dispiace se ve la portiamo via?- intervenne Sam accompagnato da Embry e Quil. -Oh, Sam! Devi proprio guastarci la festa?- si lamentò Jake -Credo proprio di si- Lo sguardo di Sam era serio, sembrava che lo stesse rimproverando. Intanto mi accorsi che Seth e Quil tremavano..e tentavano in tutti i modi di controllarsi. Evidentemente non ero ancora brava a gestire il mio potere. Impallidì e scattai in piedi, non avrei sopportato un minuto di più quella situazione. -Si Sam ha ragione, avevo promesso che mi sarei allenata, scusatemi, è stato un piacere!- sorrisi e rapida sgattaiolai via dal cottage. Appena uscì feci dei respiri lunghi e profondi. -Mi dispiace, Sarah, non sapevo che nutrissi questi sentimenti per Jake, altrimenti non ti avrei mai chiesto di unirti a noi..o almeno avrei fatto qualcosa per evitare queste situazioni- disse Sam appena uscì anche lui -No, non preoccuparti, sono contenta di essermi unita a voi, devo solo imparare a gestirmi..poi tutto si risolverà- -E’ proprio questo il punto!- a quelle parole lo guardai confusa- Ho sentito che molti licantropi bianchi prima di poter gestire questo potere, hanno dovuto fare anni e anni di allenamento! Se ora ti sforzi troppo il tuo cuore non ce la farà!- -Ma io non mi sforzerò! Sono felice per Jake! E questo mi basterà per controllarmi! Prima ho reagito così solo per lo stupore..non mi aspettavo che Reneesme fosse così..vivace! Sam sospirò- Vabbè..ora è meglio che, prima di allenarci, ti accompagni da Alex, il poveretto non dorme la notte da quanto si è preoccupato- ridacchiò Sorrisi ed annuì, di certo mi avrebbe fatto bene vedere Alex. Prima che mi avvicinassi alla macchina di Sam, Embry e Quil mi vennero incontro -Ehm, Sarah?- disse Embry -Si?- Sorrisi e mi parve di notare un rossore nel viso del ragazzo. -Ehm..no..cioè..volevo presentarmi! -Piacere!- sorrisi di nuovo, leggermente divertita Ad un certo punto Quil, che non riusciva più a trattenere le risate, intervenne -Io mi chiamo Quil e questo qui rosso come un pomodoro è Embry, ma credo tu già lo sapessi! Piacere nostro!- Embry guardò in cagnesco l’amico ed io scoppiai a ridere. -Allora che ne dite di allenarci insieme? Ho davvero bisogno di due maestri esperti come voi!- risposi tra una risata e l’altra. Embry annuì con un sorriso a quarantadue denti mente Quil si limitò ad annuire, divertito dal comportamento del compagno.
Arrivati a casa di Alex venni accolta calorosamente. Come temevo Alex era agitatissimo e non la finiva più di farmi domande che, alla fine, avevano sempre la stessa risposta: Sto bene! -Oh, Sarah, sapessi come sono stato in pena! Mi hanno detto che hai sofferto molto! -Si, ma non ti devi preoccupare! Adesso sto benissimo! Anzi quando me ne vado, Sam e gli altri mi portano ad allenare! -Si ma attenta a non farti male!- -Tranquillo! Adesso non devi temere nemmeno questo! Sono fortissima!- dissi quasi trionfante. Quell’aspetto della mia nuova forma mi piaceva, sentirmi in grado di difendermi era una sensazione piacevole -Beh, ma ora tornerai a vivere qui vero?- più che una domanda, sembrava una preghiera -Si tranquillo! Ma è meglio che per una settimana stia con loro, per imparare a gestirmi!- risposi esasperata -Si, hai ragione. Scusa se ti sto assillando, ma speravo con tutto il mio cuore che quel giorno non arrivasse..invece. – -O ma non devi essere triste! Te l’ho detto ora sono molto più forte di prima! Vedrai non dovrai più stare in pena per me!. Lo abbracciai, immaginai come si fosse sentito e mi dispiacque, doveva essere stata dura per lui sapere che sua sorella si stava per trasformare in un..mostro, e sapere che non poteva fare nulla per evitarlo. Dopo aver salutato mio fratello, Io e i ragazzi ci dirigemmo in una piccola radura, l’ideale per un allenamento! -Bene..direi che possiamo anche trasformarci- disse ansioso Quil. Tra tutti quelli che avevo conosciuto lui e Seth erano i più entusiasti della loro natura..il fatto di essere licantropi, in un certo senso, aumentava la loro autostima. -Ok! Fammi vedere quanto sei migliorato- disse con tono di sfida Embry Quil scoppiò a ridere- Non temere, questa volta sarò cauto- Entrambi risero e si trasformarono allo stesso tempo. Mi dovevo ancora abituare a questo “nuovo tipo” di licantropi. Io ero sempre stata fedele alla raffigurazione hollywoodiana, di un essere mezzo uomo mezzo lupo assetato di sangue..e invece mi ritrovavo davanti due lupi alti quanto un cavallo..che, sinceramente, mi sembravano tutto tranne spaventosi. I due lupi cominciarono ad attaccarsi, sotto lo sguardo rassegnato di Sam. Io rimasi qualche minuto ad osservarli per imparare le mosse. Poi, quando anche Sam si trasformò, feci la stessa cosa anche io e, con mia sorpresa, riuscì a farlo con naturalezza. Rispetto a loro ero davvero minuscola, questo perché ero femmina, e un po’ mi irritava. Beata te che hai un pelo così bello! Indietreggiai di scatto per capire da dove provenisse quella voce e mi guardai attorno. Quil, alla mia reazione, emise un suono simile ad una risata Tranquilla! Sono io! Quil! E’ il nostro modo di comunicare!..Quando ci trasformiamo in lupi, leggiamo nella mente del branco..e, purtroppo, in questo modo, tutti i segreti più personali vengono esposti a tutti. Ora, per esempio, sto vedendo in che modo ti senti ogni volta che Jake ti sfiora! Non reagì alla sua risata, perché anche grazie al mio potere le mie emozioni più intime erano in bella mostra. Di una cosa ero certa, ormai ero diventata tutt’uno con il branco, e dovevo farmene una ragione. Beh, quando avrai finito di rovistare nella mia mente, potremo iniziare con l’allenamento!. Risposi ironica. Sentì un’altra risata, questa volta era Sam a ridere. Si ha ragione, prima iniziamo prima finiamo! Iniziammo. Sam attaccò Embry, chiedendomi di seguire attentamente ogni sua mossa. Erano velocissimi, ogni loro attacco era potentissimo e mi chiedevo come facevano a non farsi del male. Io attentissima esaminavo ogni loro mossa e, senza accorgermene, imitavo anche qualche passo. Bene adesso prova tu, contro Quil, non preoccuparti non ti farai nulla. Io annuì, e mi girai verso Quil che aveva una aria piuttosto divertita. Che c’è? Credi che sia una schiappa?. Chiesi leggermente irritata O no, certo che no!. Rispose ridendo. Lo fissai per qualche secondo, aspettavo che fosse lui a fare la prima mossa. E alla fine mi attaccò. Evitai velocemente il colpo e altre tanto rapida balzai accanto al lui colpendolo alla schiena. La mia piccola statura mi aiutava parecchio, rendendomi particolarmente veloce. Perse l’equilibrio e si ritrovò con le zampe all’aria. Sam ed Embry scoppiarono a ridere. Santo cielo è velocissima! Peggio di Leah! AH! Non mi faccio mica battere da una ragazza! Trattenni le risate e mi misi in posizione di difesa. Lui balzò verso di me, io lo evitai, ma questa volta lui riuscì a colpirmi di lato, facendomi volare. Con una capriola in aria mi raddrizzai e atterrai già in posizione d’attacco. Era incredibile come mi trovassi a mio agio con questo “nuovo corpo” . Lo scontro durò un po’ di minuti, ma alla fine nessuno dei due vinse. Mi scontrai anche con Embry e poi con Sam. Solo quest’ultimo riuscì a battermi, evidentemente c’erano molti più anni d’esperienza dietro. Alla fine dell’allenamento ero esausta. Ci ritrasformammo e, in privato, mi rivestì, pronta a tornare al cottage.
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