White Werewolf

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» Leah}
view post Posted on 13/8/2010, 10:27




Brava Selli! Jake alla fine è solo un povero disgraziato...e secondo me anche uno sfruttato fino al midollo da quella Swan >.>
Cmq ecco il continuo!

Cap.3
La mattina seguente non mi sentii tanto bene.
Mi svegliai con un forte mal di testa, seguito da un po’ di dolore agli arti.
Pensai che fosse perché avevo dormito male, ma non era così.
A scuola la situazione non migliorò, anzi, il dolore cominciò a peggiorare sempre di più.
Così alla fine decisi di andare in infermeria.
L’infermiera non esitò a credermi quando le dissi che stavo malissimo. Evidentemente l’aspetto e l’espressione della mia faccia erano poco rassicuranti.
Mi fece subito stendere sul lettino e mi diede un aspirina contro il mal di testa.
Passò circa mezz’ora, ma la situazione non era cambiata di una virgola.
Io mi rigiravo continuamente nel lettino, cercando una posizione in cui il dolore affievolisse, ma nulla! L’infermiera divenne agitatissima e non sapeva più che fare. Alla fine decise di misurarmi la febbre. Le bastò posare la mano sulla mia fronte, per impallidire. Avevo 44° gradi di febbre.
Vidi l’infermiera correre al telefono pronta a chiamare un dottore.
Ad un certo punto la porta dell’infermeria si aprì di scatto. Apparve Jacob.
Pensai che la febbre alta mi provocasse allucinazioni, ma poi mi resi conto che era tutto vero.
Jake disse qualcosa all’infermiera, che riattaccò e annuì.
Poi mi prese tra le sue braccia e mi portò via dalla scuola.
Al parcheggio c’era il gruppo di amici di Jacob, che vedendoci arrivare, aprirono la portiera della macchina.
Alcuni salirono in una seconda auto, altri mi posizionarono nel sedile anteriore della prima. Insieme a me c’era un uomo. Avrà avuto 20 anni, il più grande tra tutti. Mi teneva la testa tra le mani, mentre Jake guidava nervoso per chissà dove. Intanto il dolore cominciava ad aumentare, sentivo un fortissimo bruciore e cominciai a gridare. Dopo poco tempo, arrivammo in un piccolo cottage e mi portarono in una stanza enorme dove vi era un piccolo letto. Mi sdraiarono lì, mentre ancora urlavo.
Il bruciore aumentava di minuto in minuto, io cercavo di trattenere il più possibile le urla per non spaventare gli altri, ma era tutto inutile, il mio corpo faceva tutto da solo.
Riuscii ad intravedere i loro sguardi. La maggior parte erano pieni di compassione, come se sapessero cosa mi stava accadendo. Quello di Jake, invece, era preoccupatissimo. Stava seduto accanto al mio letto e probabilmente mi stringeva la mano. Io, però, non riuscivo a sentire altro che quel bruciore devastante.
Urlavo, urlavo e urlavo, non capivo cosa avessi e nessuno me lo voleva spiegare.
Poi alla fine vidi Jake strillare qualcosa al 20enne.
-Sam, Perché diamine soffre così tanto? Non avrebbe dovuto trasformarsi già da un po’!?-
-Calmati Jake, te l’ho detto lei è speciale.
Trasformarmi? Speciale? Perché nella mia testa si accumulavano sempre e solo domande di cui non riuscivo a trovare una risposta?
Ad un certo punto il dolore cominciò ad affievolirsi piano piano, così, come le urla.
Mi calmai e rimasi a respirare profondamente, esausta.
Jake era terrorizzato. Ora riuscivo a sentire la sua mano calda che per poco non stritolava al mia.
-Ecco, questione di pochi minuti e si trasformerà- intervenne poi Sam.
Io, ovviamente non capì cosa intendesse e un’altra domanda si aggiunse a tutte le altre.
Ma dopo 5 minuti tutti miei dubbi ottennero risposta.
Il respiro cominciava ad aumentare velocemente, cominciai a tremare, gli altri si allontanarono velocemente come se volessero darmi spazio. Jake mi prese velocemente e mi posò a terra, poi anche lui si allontanò. Io mi alzai lentamente rimanendo inginocchiata e posando le mani a terra. Dopo pochi secondi mi trasformai. Senti come un esplosione dentro di me, divenni enorme e piena di peli ed emettevo guaiti come i cani. Tutti mi osservavano attentamente, ma non erano terrorizzati come lo ero io.
Finita la breve trasformazione, Sam prese uno specchio e lo trascinò davanti a me.
Se fossi stata umana avrei urlato, ma l’unico suono che uscì fu un forte mugolio. Ero diventata un lupo. Un lupo gigante proprio come quelli che incontrai alla spiaggia di La Push. Io, però, essendo femmina, ero più piccola ed il mio pelo era bianco come la neve.
Agitai la testa, come se mi volessi riprendermi da questo incubo, mi accucciai e nascosi il muso tra le zampe.
Non capivo più niente. Poi alla fine Sam prese una sedia e si mise seduto accanto a me.
-Allora Sarah, è ora che tu sappia un po’ di cose- disse sospirando.
Jake mi si avvicinò e si sedette per terra accanto a me. Mi accarezzò delicatamente ripetendomi di stare tranquilla.
-Sai cosa sei diventata, Sarah? Un licantropo e per l’esattezza un licantropo bianco.
Tutti noi, compreso Jake, siamo licantropi e sapevamo che in uno di questi giorni ti saresti trasformata anche tu. Per questo motivo abbiamo insistito che venissi sorvegliata da qualcuno.
Tu sei particolare Sarah, rispetto a tutti noi.
Hai un potere speciale che non tutti i licantropi hanno.
Hai la possibilità di controllare l’umore del branco e influenzarlo con il tuo. Se tu sei serena e felice tutto il branco sarà calmo e sereno, se tu sei triste o arrabbiata, il branco sarà irrequieto.
Proprio per questo motivo il gene di questo licantropo speciale si sviluppa solo nelle persone che riescono a superare i momenti più difficili e affrontare tutto con un sorriso. E tu, Sarah, sei una tra queste persone.
Ovviamente il tuo potere ti permette di mantenere il controllo nelle situazioni peggiori, cosa che i licantropi normali non riescono a fare. Questo tuo potere è utilissimo per tutti noi. Con te al nostro fianco riusciremo a trasformarci quando desideriamo, senza temere di perdere la calma.
Quindi ti sto chiedendo di unirti a noi, accettando le tue nuove sembianze-
L’intero racconto rispose a tutte le mie domande. Ora capivo il perché Jake era così prottettivo nei miei confronti, capivo che in realtà i licantropi e i vampiri esistevano veramente e compresi che il mio lupo salvatore non era altro che il mio Jake.
Mentre riflettevo, ripresi le mie sembianze umane.
Guardai Sam e risposi ancora tremante,non mi ero ripresa ancora del tutto dallo shock
-D..d’accordo, credo che mi fa..rebbe bene st..are con voi..riusci..rei ad orien..tarmi…meglio nelle mie nu..ove sembianze-
Sam annuì e mi accarezzò la testa, poi si allontanò e uscì dalla stanza
Senti le forti braccia di Jake avvolgermi dolcemente, era visibilmente preoccupato.
-Scusami Sarah, avrei dovuto avvisarti prima, magari saresti stata pronta per il dolore che ti aspettava-
-N..no..n preoccuparti..st..o bene-
-Immagino che tu ora abbia capito che i lupo che ti ha salvato ero io..scusa se ti ho spaventato quel giorno-
-Non provarci nemmeno!..t..tu non de..vi scusa..rti di nulla.
Infondo al mio cuo..re l’ho sem..pre saputo, e que..sto mi rass..icura..va-
Lui sorrise mi coprì con una coperta, accompagnandomi al letto.
Dopo un po’ una ragazza, l’unica presente in quella stanza oltre a me mi si avvicinò.
-Ehi, ciao..mi chiamo Leah- disse piano
-Ciao Le..ah-
-No,no non sforzarti troppo, volevo solo dirti che non devi preoccuparti di nulla, tutti noi ci siamo passati in questa situazione e vedrai che forse ti piacerà essere un licantropo-
Il tono di quella ragazza era molto gentile, voleva tranquillizzarmi, evidentemente era contenta che al branco si fosse aggiunta un’altra donna oltre a lei. Sorrisi e annuì in segno di ringraziamento.
Lei ricambiò il sorriso e uscì dalla stanza, seguita da tutti gli altri.
Rimasi sola con Jake.
-Senti- disse all’improvviso- vorrei chiederti un cosa..Sam ti ha spiegato qual è il tuo potere speciale..ed io vorrei aggiungere qualcos’altro- fece una pausa e proseguì- Ho saputo che alcuni licantropi dotati di questo potere sono..morti- fece una smorfia di dolore dicendo quest’ultima parola- perché hanno utilizzato troppo potere per mantenere calmo il branco, e questo è stato nocivo per il loro cuore che non ha retto lo sforzo..-il suo viso si faceva sempre più triste- quindi ti supplico di non sforzarti troppo..non devi assolutamente utlizzare tutto il tuo potere per me o per noi..se ti senti triste o in collera non devi preoccuparti , ci trasformeremo come abbiamo sempre fatto, ma tu non devi morire.. - scandì le ultime cinque parole- non me lo perdonerei mai-
Io allungai la mano verso il suo viso quasi pieno di lacrime e risposi dolcemente
-Non preocc..uparti, stare con te mi rende felicissima,… non avrei ness..un motivo per usare quel potere, cre..dimi-
Lui mi guardò un po’ più sollevato, ma la preoccupazione si percepiva ancora chiaramente.
-D’accordo, ora però è meglio che tu riposa, sei esausta, chiamerò Alex per dirgli che ormai ti sei trasformata…..anche lui era informato-
Detto questo mi baciò in fronte e se ne andò
Con quelle parole capii anche perché mio fratello non voleva parlare del gruppo di Sam….temeva di svelarmi tutto conoscendo il suo carattere.
Decisi di non pensare troppo a come avesse reagito alla notizia e mi misi a dormire.
In quel momento ero felice.
 
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_ L y n x __
view post Posted on 16/8/2010, 12:38




Bella la trasformazione =)
 
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Cri‚
view post Posted on 16/8/2010, 13:13




Bellissimi questi ultimi capitolo °ç° La storia mi affascina sempre di più O.O
 
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» Leah}
view post Posted on 16/8/2010, 17:38




*w* Glassie Cri!
 
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» Leah}
view post Posted on 20/8/2010, 18:32




Cap.4
Mi svegliai tardi. Il sole era già alto e i raggi che filtravano dalla finestra m’illuminavano il viso.
Mi guardai intorno, per assicurarmi che quella fosse ancora la stanza in cui mi ero trasformata e non era stato tutto un sogno.
Mi alzai delicatamente e mi accorsi che addosso avevo solo la coperta. Arrossì.
Evidentemente il giorno prima, troppo scossa per l'accaduto, non mi accorsi che grazie alla trasformazione, dei miei vestiti era rimasto solo un ammasso di stoffa. Cercai di non pensare alla netta possiblità che Jake, come il resto del branco, mi avesse vista senza nulla addosso, e mi rivestì. “Mi sa che dovrò abituarmi” pensai.
Una volta sistemata, uscì dalla stanza. L’accoglienza fu particolarmente speciale.
Tutti mi salutarono con un sorriso, alcuni mi baciarono sulla guancia e mia abbracciarono. Sentivo felicità nei loro cuori.
Quello era l’effetto del mio potere. Anche Jake, mi salutò con molto entusiasmo stringendomi a sé e facendo sobbalzare il mio cuore. Con gran dispiacere, però, capii che anche il sentimento che provavo per Jake influenzava il branco infatti arrossirono pure loro.
Io guardai terrorizzata Jake, che sorrideva ingenuo.
Che non avesse percepito il mio amore?
In quel primo momento ne fui lieta, ma solo dopo avrei capito qual’era il vero motivo.
Leah mi si avvicinò, riuscii a cogliere preoccupazione nel suo sguardo, e non mi spiegai il perché.
-Sarah- disse poi- potrei parlarti un momento, in privato?-
-Certo-
Ci dirigemmo in camera sua. Lei chiuse la porta e cominciò a guardarmi sconvolta.
-Sarah, ti prego, non dirmi che ti sei innamorata di Jake- aggiunse con un lamento e tenendo gli occhi sbarrati.
Io rimasi impietrita, perché era tanto sconvolta da questo fatto? Anche lei era innamorata di lui? Era gelosa? No…non percepivo gelosia, c’era solo tanta angoscia e preoccupazione.
-Beh..Ecco- guardai a terra e arrossì, non sapevo cosa rispondere.
Lei ricominciò a fissarmi, sempre più sconvolta, poi alla fine si sedette nel letto e si prese il volto tra le mani
-Ma tu guarda che razza di imbecille!- Esclamò infine- Come ha fatto a non accorgersene? Questa è cotta persa di lui!
Io la guardai confusa, ora c’era rabbia e odio nel suo cuore….cercai subito di calmarla.
Quando il suo umore tornò normale, lei fece un sospirò e mi guardò rassegnata.
-A quanto pare, siamo condannate ad uno stesso destino-
-Stesso destino? Spiegati meglio, non capisco- chiesi esasperata
Lei sospirò ancora una volta ed io iniziai ad innervosirmi
-Sarah, te sai cos’è l’imprinting?- disse seria
-No, ..è la prima volta che lo sento nominare-
-Ovviamente..- fece una breve pausa e proseguì-
Devi sapere che i licantropi hanno un modo particolare per..scegliersi la compagna e questo modo particolare è proprio l'imprinting.
Quando subisci l’imprinting da una persona, non riesci a pensare ad altro che a lei, vivi solo per lei, la ritieni la tua unica ragione di vita e faresti di tutto pur di starle accanto.
Nel nostro branco è già capitato più volte, il primo è stato Sam. - Quasi ruggì pronunciando il suo nome- Tu non lo sai, ma io e lui un tempo eravamo fidanzati, ai tempi del liceo per l'esattezza.
Quando si trasformò per la prima volta, passarono settimane prima che avessi notizie di lui e questo mi mise in agitazione. Alla fine mi spiegò cosa gli era capitato, che era sparito per non farmi del male e mi promise che non lo avrebbe fatto mai più- fece una breve pausa, gli occhi cominciavano a riempirsi di lacrime, io mi sedetti accanto a lei e cercai di calmarla ancora una volta.
Quando si tranquillizzò proseguì nel suo racconto - Mi promise tante di quelle cose, che mi sentì veramente amata. Ero felice, felice di poter stare ancora insieme a lui sebbene fosse un mostro. Poi alla fine, un triste giorno, tutta la magia svanì, all’improvviso a Sam non gli importò più nulla di me e dei miei sentimenti, mi abbandonò, mi lasciò per poter stare con mia cugina, Emily. Li bastò uno sguardo per capire che sarebbe stata lei la sua anima gemella, lei e soltanto lei. Lo capì perché subì l’imprinting.
Io mi sentì tradita, umiliata, gettata via come un rifiuto! E questo fu solo l’inizio della mia pena. Prima che mi trasformassi in un licantropo , potevo passare le mie giornate cercando di dimenticarlo del tutto, non vedendolo e non sentendolo più, poi, invece, mi trasformai e fui condannata a passare il resto della mia esistenza insieme a lui e ad Emily portandomi dentro odio e rancore-
Leah era frustata, sentivo il dolore impadronirsi di lei ogni volta che ricordava quei momenti, aveva passato momenti davvero terribilii.
-Ma non ti ho portata qui per parlarti della mia storia, tu, Sarah, farai la mia stessa fine se non decidi subito di dimenticarti di Jake-
A quel punto tutto mi fu chiaro. Fui travolta da una triste verità.
Jake doveva aver subito l’imprinting e si era innamorato di un’altra e questo avrebbe spiegato l'indifferenza di prima, l'inidfferenza di fronte al mio amore.
Una pugnalata al cuore, un dolore immenso s’impadronì di me..non riuscivo a pensare ad altro, Jake in tutto questo tempo non aveva mai pensato a noi come una coppia, ma come due semplici compagni di branco.
Mi resi conto che fino ad allora ero vissuta in illusione. In una piacevole illusione.
Mentre il male mi consumava, mi accorsi che Leah era accasciata a terra con una mano sul cuore.
-Sa..rah..per..do..na..mi..non..vole..vo fart..i soff..rire..- disse all’estremo delle forze
Io mi ripresi di colpo e cercai di calmarmi il più possibile, ma questo mi costrinse ad usare un po’ più del mio potere.
Alla fine riuscì a placarmi e Leah si rialzò, ancora traballante.
-Perdonami, non volevo..Sarah scusami!-
-Non preoccuparti..non è colpa tua, hai fatto bene ad avvisarmi, se mi fossi accorta di questa cosa in presenza di tutto il branco..non so come sarebbe finita- dissi ancora tranquilla
Leah mia abbracciò, e si scusò ancora.
-Sarah, se soffrirai ancor in questo modo, ti prego scappa subito, non sprecare il tuo potere per placarti…fuggì e sfogati lontano da tutti…il tuo cuore non è ancora pronto a reggere così tanti sforzi-
La sua espressione era molto simile a quella che aveva Jacob l’altra sera mentre mi supplicava di non utilizzare il mio potere..ora comprendevo anche il vero motivo delle sue parole.
Temeva e sapeva che mia avrebbe ferita e questo lo angosciava.
Decisi che questo non sarebbe mai successo, sarei sempre stata felice in sua presenza e in presenza di tutto il branco.
Avrei cercato in tutte le maniere di non trasmettere il mio dolore, e non m’importava che se per farlo avrei rischiato la vita. Jake meritava di essere felice e stare con la persona che amava e che riteneva parte di sé.
Io li sarei sempre stata accanto senza intralciarlo in alcuno modo.

Alla fine uscimmo dalla stanza e tornammo da tutto gli altri
-Ehi! Leah non avrai schierato Sarah contro di noi vero?- disse scherzando un ragazzo
-No, Quil..- rispose seccata.
Io ridacchiai e mi misi a sedere. Dopo un po’ mi si avvicinò una donna con un vassoio di biscotti in mano.
-Prendi cara, non hai fatto colazione- mi girai per ringraziarla e per un secondo rimasi impietrita.
Quella donna aveva metà del viso sfigurato, così come altre parti del corpo.
Intuì che probabilmente quella era opera di un licantropo.
-Grazie.. mille- risposi, alla fine.
Lei mi sorrise e si sedette di fronte a me.
-Lei è Emily!- disse Quil ad un certo punto. -Prerara dei muffin deliziosi e li prepara apposta per noi quando tornaimo da qualche "battuta di caccia". Consideralo un altro lato positivo di essere diventata licantropo- aggiunse scherzoso.
Feci un leggero sorriso e mangiai i biscotti che aveva preparato. Buonissimi.
-Così questa è Emily- pensai tra me e me - chissà se Leah l'ha ridotta così- Mentre pensavo a ciò vidi Sam uscire da una stanza e abbracciare Emily. Ci fu un breve scambio di coccole che mi colpirono. Sam baciò prima la sua guancia sinistra, dove vi erano i segni della ferita, e poi la sua bocca.
Che bisogno aveva di baciarle la cicatrice? Che fosse stato Sam a procuragliela? Ma questo non avrebbe avuto senso!
Mentre cercavo di capire questo strano atteggiamento, Jake mi si avvicinò.
-E' meglio se non la fissi troppo-
-Come?- dissi io cascando dalle nuvole
-A Sam da fastidio. Gli ricorda quel triste giorno in cui le ha fatto quella ferita-
Io non risposi e lo guardai con gli occhi spalancati.
-Ora capisci cosa intendevo l'altra volta sulla spiaggia con "violento"? Da quando ci siamo trasformati in licantropi, tutti noi abbiamo acquistato una certa tendenza a...perdere il controllo e riusciremo a controllarci solo dopo anni e anni di esperienza. Sam, per esempio, adesso ci riesce, ma a quei tempi..quando si era appena lasciato con Leah, si trasformava in continuazione per ogni minima cavolata.-
Rimasi a guardare davanti a me per qualche minuto. Non potevo credere alle mie orecchie. Da come aveva detto Leah, non aveva senso che un licantropo rischiasse di uccidere il propio oggetto dell'imprinting..eppure Sam ha ridotto Emily in quello stato. Se stava così male per la perdita di Leah...allora, forse, non l'aveva propio "gettata via" e le stava molto a cuore. Probabilmente ancora oggi, da qualche parte nel suo cuore, è rimasto un posto per lei.
E forse anche io sarei potuta entrare in qualche minuscolo angolo del cuore di Jake.
Decisi di non pensarci troppo e di godermi la giornata che stava andando a gonfie vele.

Passai tutto il tempo ad assistere ai battibecchi tra Quil ed un altro ragazzo di nome Paul, stando attenta a mantenere sempre calma la situazione. Paul era particolarmente irrequieto, tra tutti era quello che dovevo sorvegliare di più.
Stare insieme a loro, però, era comunque piacevole e divertente, mi sentivo particolarmente a mio agio e questo non era merito del mio potere.
Proprio mentre era in corso un altro piccolo “litigio” sentimmo bussare alla porta.
Jake scattò in piedi e quasi saltellando andò ad aprire. Il suo cuore batteva a mille.
Io avevo già capito tutto e mi preparavo a tenere la calma.
 
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» Leah}
view post Posted on 22/8/2010, 13:33




Cap.5

Appena la porta si aprì due braccia pallide e perfette si avvolsero attorno al collo di Jake, ormai preso dall’emozione. Felicità, gioia..amore popolavano il suo cuore. Quando, alla fine, riuscì a vedere quale creatura perfetta era appena entrata. Bianca come la neve, era una ragazza, di sedici o diciassette anni, dai capelli lunghi e rossicci leggermente mossi che danzavano ad ogni suo movimento. Gli occhi erano marroni, accesi da un’immensa felicità, e ornavano il suo viso perfetto. La vedevo sorridere e sfoggiare i suoi denti bianchissimi..rimasi impietrita da tanta bellezza, e mi sentì uno straccio appena osai paragonarmi a lei.
Ormai completamente rapita da quella Venere, mi accorsi dopo un bel po’ che dietro di lei vi erano altre figure altrettanto perfette. Una era una donna, dai capelli lunghi e castani, la pelle diafana e gli occhi color miele dorato. Accanto a lei vi era un uomo, dai capelli rossicci e gli occhi dorati, anche lui aveva la pelle bianchissima. Era chiaro, erano vampiri, dato che, nonostante fossero tanto belli, il loro odore era altamente ripugnante per il mio naso. Sam me lo aveva spiegato che noi licantropi siamo una sorta di cacciatori di vampiri e che il nostro corpo ne percepisce subito le vicinanze.
- Reneesme! Finalmente! E’ da un bel po’ che non ci vediamo!
- Solo da qualche settimana- rispose seccato il vampiro
- Edward, per carità..cerca di essere gentile
-Si, scusami Bella, è solo che, quando fa così, proprio non lo reggo- sussurrò stringendola a sé
- Jake! Anche tu mi sei mancato tantissimo! Sbaglio o c’è qualcuno che mi dovevi presentare?- disse poi Reneesme
Il suono della sua voce era talmente cristallino da fare invidia ad una sirena.
Rimasi impietrita, quando mi accorsi che la sua domanda si riferiva a me. Cosa le avrei risposto? Sono Sarah Campbell quella che si era illusa di poter coronare il suo sogno d’amore con il tuo ragazzo!..Non sapevo più dove mettere la faccia.
Misi da parte tutti i miei sentimenti e cercai di essere più educata possibile.
-Oh si! Ti devo presentare una persona meravigliosa! Si chiama Sarah Campbell, sono sicuro che ti piacerà!-
- Tsk! Patetico!- sbuffò Leah prima di alzarsi e andarsene dalla stanza
Jake la ignorò e mi si avvicinò, tenendo per mano Reneesme.
-Piacere Sarah! Il mio nome è Reneesme! Ero tanto curiosa di sapere chi era il famoso licantropo bianco e soprattutto chi era la ragazza che ha conquistato il mio Jake-
Il suo tono era amichevole e si vedeva che provava quasi ammirazione nei miei confronti, io, invece, stavo combattendo con tutta me stessa per allontanare il dolore che mi assaliva in ogni momento.
-Piacere- feci un sorriso forzato.
-Oh, Jake! E così carina!- mi abbracciò come se fossimo amiche per la pelle, io rimasi più scioccata che sorpresa. Mi resi conto,però, di quale persona speciale era questa Reneesme, ora capivo perché Jake l’adorasse tanto, con o senza imprinting, Jake si sarebbe innamorato comunque di lei e questo in qualche modo mi rasserenò. Con lei ero certa che sarebbe stato felice.
-Piacere Sarah, il mio nome è Isabella, ma chiamami pure Bella, e questo accanto a me è Edward! Siamo i genitori di Reneesme!-
Bella mi si era avvicinata con un sorriso abbagliante, io ricambiai il saluto. Non me lo spiegavo, ma quella situazione mi metteva in imbarazzo.
-Beh, mi dispiace interrompere le presentazioni, ma Sarah oggi ha veramente bisogno di allenarsi! Non vi dispiace se ve la portiamo via?- intervenne Sam accompagnato da Embry e Quil.
-Oh, Sam! Devi proprio guastarci la festa?- si lamentò Jake
-Credo proprio di si- Lo sguardo di Sam era serio, sembrava che lo stesse rimproverando.
Intanto mi accorsi che Seth e Quil tremavano..e tentavano in tutti i modi di controllarsi. Evidentemente non ero ancora brava a gestire il mio potere. Impallidì e scattai in piedi, non avrei sopportato un minuto di più quella situazione.
-Si Sam ha ragione, avevo promesso che mi sarei allenata, scusatemi, è stato un piacere!- sorrisi e rapida sgattaiolai via dal cottage. Appena uscì feci dei respiri lunghi e profondi.
-Mi dispiace, Sarah, non sapevo che nutrissi questi sentimenti per Jake, altrimenti non ti avrei mai chiesto di unirti a noi..o almeno avrei fatto qualcosa per evitare queste situazioni- disse Sam appena uscì anche lui
-No, non preoccuparti, sono contenta di essermi unita a voi, devo solo imparare a gestirmi..poi tutto si risolverà-
-E’ proprio questo il punto!- a quelle parole lo guardai confusa- Ho sentito che molti licantropi bianchi prima di poter gestire questo potere, hanno dovuto fare anni e anni di allenamento! Se ora ti sforzi troppo il tuo cuore non ce la farà!-
-Ma io non mi sforzerò! Sono felice per Jake! E questo mi basterà per controllarmi! Prima ho reagito così solo per lo stupore..non mi aspettavo che Reneesme fosse così..vivace!
Sam sospirò- Vabbè..ora è meglio che, prima di allenarci, ti accompagni da Alex, il poveretto non dorme la notte da quanto si è preoccupato- ridacchiò
Sorrisi ed annuì, di certo mi avrebbe fatto bene vedere Alex.
Prima che mi avvicinassi alla macchina di Sam, Embry e Quil mi vennero incontro
-Ehm, Sarah?- disse Embry
-Si?- Sorrisi e mi parve di notare un rossore nel viso del ragazzo.
-Ehm..no..cioè..volevo presentarmi!
-Piacere!- sorrisi di nuovo, leggermente divertita
Ad un certo punto Quil, che non riusciva più a trattenere le risate, intervenne
-Io mi chiamo Quil e questo qui rosso come un pomodoro è Embry, ma credo tu già lo sapessi! Piacere nostro!-
Embry guardò in cagnesco l’amico ed io scoppiai a ridere.
-Allora che ne dite di allenarci insieme? Ho davvero bisogno di due maestri esperti come voi!- risposi tra una risata e l’altra. Embry annuì con un sorriso a quarantadue denti mente Quil si limitò ad annuire, divertito dal comportamento del compagno.

Arrivati a casa di Alex venni accolta calorosamente.
Come temevo Alex era agitatissimo e non la finiva più di farmi domande che, alla fine, avevano sempre la stessa risposta: Sto bene!
-Oh, Sarah, sapessi come sono stato in pena! Mi hanno detto che hai sofferto molto!
-Si, ma non ti devi preoccupare! Adesso sto benissimo! Anzi quando me ne vado, Sam e gli altri mi portano ad allenare!
-Si ma attenta a non farti male!-
-Tranquillo! Adesso non devi temere nemmeno questo! Sono fortissima!- dissi quasi trionfante. Quell’aspetto della mia nuova forma mi piaceva, sentirmi in grado di difendermi era una sensazione piacevole
-Beh, ma ora tornerai a vivere qui vero?- più che una domanda, sembrava una preghiera
-Si tranquillo! Ma è meglio che per una settimana stia con loro, per imparare a gestirmi!- risposi esasperata
-Si, hai ragione. Scusa se ti sto assillando, ma speravo con tutto il mio cuore che quel giorno non arrivasse..invece. –
-O ma non devi essere triste! Te l’ho detto ora sono molto più forte di prima! Vedrai non dovrai più stare in pena per me!. Lo abbracciai, immaginai come si fosse sentito e mi dispiacque, doveva essere stata dura per lui sapere che sua sorella si stava per trasformare in un..mostro, e sapere che non poteva fare nulla per evitarlo.
Dopo aver salutato mio fratello, Io e i ragazzi ci dirigemmo in una piccola radura, l’ideale per un allenamento!
-Bene..direi che possiamo anche trasformarci- disse ansioso Quil.
Tra tutti quelli che avevo conosciuto lui e Seth erano i più entusiasti della loro natura..il fatto di essere licantropi, in un certo senso, aumentava la loro autostima.
-Ok! Fammi vedere quanto sei migliorato- disse con tono di sfida Embry
Quil scoppiò a ridere- Non temere, questa volta sarò cauto-
Entrambi risero e si trasformarono allo stesso tempo. Mi dovevo ancora abituare a questo “nuovo tipo” di licantropi. Io ero sempre stata fedele alla raffigurazione hollywoodiana, di un essere mezzo uomo mezzo lupo assetato di sangue..e invece mi ritrovavo davanti due lupi alti quanto un cavallo..che, sinceramente, mi sembravano tutto tranne spaventosi.
I due lupi cominciarono ad attaccarsi, sotto lo sguardo rassegnato di Sam.
Io rimasi qualche minuto ad osservarli per imparare le mosse.
Poi, quando anche Sam si trasformò, feci la stessa cosa anche io e, con mia sorpresa, riuscì a farlo con naturalezza.
Rispetto a loro ero davvero minuscola, questo perché ero femmina, e un po’ mi irritava.
Beata te che hai un pelo così bello! Indietreggiai di scatto per capire da dove provenisse quella voce e mi guardai attorno. Quil, alla mia reazione, emise un suono simile ad una risata
Tranquilla! Sono io! Quil! E’ il nostro modo di comunicare!..Quando ci trasformiamo in lupi, leggiamo nella mente del branco..e, purtroppo, in questo modo, tutti i segreti più personali vengono esposti a tutti. Ora, per esempio, sto vedendo in che modo ti senti ogni volta che Jake ti sfiora!
Non reagì alla sua risata, perché anche grazie al mio potere le mie emozioni più intime erano in bella mostra. Di una cosa ero certa, ormai ero diventata tutt’uno con il branco, e dovevo farmene una ragione.
Beh, quando avrai finito di rovistare nella mia mente, potremo iniziare con l’allenamento!. Risposi ironica.
Sentì un’altra risata, questa volta era Sam a ridere.
Si ha ragione, prima iniziamo prima finiamo!
Iniziammo. Sam attaccò Embry, chiedendomi di seguire attentamente ogni sua mossa. Erano velocissimi, ogni loro attacco era potentissimo e mi chiedevo come facevano a non farsi del male. Io attentissima esaminavo ogni loro mossa e, senza accorgermene, imitavo anche qualche passo.
Bene adesso prova tu, contro Quil, non preoccuparti non ti farai nulla. Io annuì, e mi girai verso Quil che aveva una aria piuttosto divertita.
Che c’è? Credi che sia una schiappa?. Chiesi leggermente irritata
O no, certo che no!. Rispose ridendo.
Lo fissai per qualche secondo, aspettavo che fosse lui a fare la prima mossa. E alla fine mi attaccò.
Evitai velocemente il colpo e altre tanto rapida balzai accanto al lui colpendolo alla schiena. La mia piccola statura mi aiutava parecchio, rendendomi particolarmente veloce.
Perse l’equilibrio e si ritrovò con le zampe all’aria. Sam ed Embry scoppiarono a ridere.
Santo cielo è velocissima! Peggio di Leah! AH! Non mi faccio mica battere da una ragazza!
Trattenni le risate e mi misi in posizione di difesa.
Lui balzò verso di me, io lo evitai, ma questa volta lui riuscì a colpirmi di lato, facendomi volare. Con una capriola in aria mi raddrizzai e atterrai già in posizione d’attacco. Era incredibile come mi trovassi a mio agio con questo “nuovo corpo” .
Lo scontro durò un po’ di minuti, ma alla fine nessuno dei due vinse.
Mi scontrai anche con Embry e poi con Sam. Solo quest’ultimo riuscì a battermi, evidentemente c’erano molti più anni d’esperienza dietro. Alla fine dell’allenamento ero esausta.
Ci ritrasformammo e, in privato, mi rivestì, pronta a tornare al cottage.
 
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Selli‚
view post Posted on 25/8/2010, 10:49




Ahh hai continuato! Mi ero persa gli ultimi due capitoli che avevi aggiornato! ç_ç
Ma ora eccomi qui, ho trovato quest'ultimo capitolo esilarante e divertente, sarebbe stato bello se la nostra protagonista avesse vinto contro Quil e gli altri facendo vedere di che pasta era fatta! XD
Mi sarei fatta altre 4 risate per vedere le facce tutte imbronciate dei lupachiotti.

 
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» Leah}
view post Posted on 25/8/2010, 11:22




assie! *w*
 
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Selli‚
view post Posted on 25/8/2010, 12:38




Ma prego! ^^
 
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» Leah}
view post Posted on 20/10/2010, 20:51




Cap.6
Tornati al cottage mi sentii più serena, mi ero divertita molto con i ragazzi e sicuramente adesso avrei potuto parlare tranquillamente con Reneesme e conoscerla meglio, magari sarei riuscita a diventarle amica, in modo da essere felice per entrambi e non dover più soffrire.
Entrai, seguita da Embry, Quil e Sam, e trovai Jake seduto sul divano a guardare la TV.
Appena mi vide scattò in piedi
- Oh ciao ragazzi, scusate, ma ho un grandissimo bisogno di parlare con Sarah - disse Jake praticamente trascinandomi via.
Mi portò in camera sua e mi fece sedere sul letto.
Io non avevo la più pallida idea di cosa stesse succedendo
- Allora Sarah credo che io debba farti delle scuse- disse improvvisamente- oggi ti ho messo in una situazione terribile come se non sapessi che avresti provato imbrazzo. Il fatto è che ero talmente elettrizzato all’idea che Reneesme ti conoscesse che mi sono dimenticato dei tuoi sentimenti..e solo per questo mi vergogno di me stesso-
Eccola..quell’espressione triste che non volevo assolutamente vedere sul suo viso, e come se non bastasse il suo cuore era pieno di dolore, e questo era per colpa mia.
- Jake, ma che stai dicendo! Io..io sto benissimo, i ragazzi oggi mi hanno fatta divertire un sacco e ci tengo veramente a conoscere Reneesme e diventare sua amica!...Quindi ti prego non essere triste, non voglio che tu soffra per colpa mia..io..io..io voglio renderti felice!- quasi urlai a dirgli ciò.
Lo vidi che lentamente mi strinse a sé sempre con quell’aria angosciata, però ora non c’era più dolore, ma paura..paura di qualcosa
– Santo cielo Sarah..cosa ho fatto?..Possibile che non me ne sia mai accorto? Tu..tu sei innamorata di me!- A quelle parole mi si gelò il sangue, avrei voluto sciogliere quell’abbraccio.. ma Jake era molto più forte di me e non aveva nessuna intenzione di lasciarmi andare
- Jake ti prego, lasciami- dissi a bassa voce
- No..io..io sono la fonte del tuo dolore e se non faccio qualcosa presto morirai..per colpa mia! Tu non ti rendi conto cosa ne sarebbe di me se ti facessi del male- il suo cuore ormai era un miscuglio di dolore, angoscia e paura..mentre parlava si sentivano chiaramente i singhiozzi del suo pianto..ed io stavo quasi per impazzire
- Jake! Smettila! BASTA!.. non devi dire così! Tu NON sei la fonte del mio dolore, tu sei la persona migliore con cui sia mai stata in tutta la mia vita! Sei il mio migliore amico, e non ho nessuna intenzione di ferirti per una stupida cotta! Quindi smettila di lagnarti, io sto benissimo e sta tranquillo ci vorrà ancora molto prima che decida di morire!-
In quel momento rabbia e dolore popolavano il mio cuore e ,se non fosse stato per quell’abbraccio stritolatore, sarei subito scappata per chissà dove.
Dopo le mie parole, Jake rimase in silenzio ad abbracciarmi e cominciò a respirare lentamente per non essere avvolto dalla mia furia, finché improvvisamente sciolse l’abbraccio..trattenendomi, però, dalle spalle e cominciò a fissarmi.
Non provava nessun sentimento in particolare.. era fermo immobile a fissarmi, come se stesse aspettando qualcosa.
Io intanto, persa in quegli occhi selvaggi, che mia avevano conquistato fin da subito, mi sciolsi..e ricominciai a provare quel tenero amore che non riuscivo a placare. A quel punto successe l’immaginabile.
-Ecco..lo sento- sussurrò Jake, che lentamente si avvicinava a me. Io avevo la testa che scoppiava non capivo più niente, che voleva fare? Perché si stava avvicinando così tanto a me? E cosa voleva dire “lo sento”?..ma quando capì le sue intenzioni era ormai troppo tardi.
Jake avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò..a lungo, stringendomi a sé. Quante volte avevo sognato questo momento, quante volte avrei voluto che mi stringesse così! Ma tutto questo non poteva andare. Com’era possibile che stesse tradendo Reneesme? E l’imprinting che fine aveva fatto? Certo potevo essere felice di questo fatto, ma non avevo nessuna intenzione di ferirla e tanto meno di diventare l’amante di qualcuno.
Così, presa dalla rabbia e dalla confusione mi staccai violentemente da lui e scappai via.
Mi trasformai e cominciai a correre e a correre, mentre le lacrime scendevano velocemente.
Possibile che Jake mi aveva fatto questo? Come poteva sfruttare i miei sentimenti così? Rabbia e dolore ormai erano padroni di me, di certo non avrei retto una situazione del genere davanti al branco..quindi volli scappare il più lontano possibile..come mi aveva detto Leah.
Mi ritrovai a La Push. Di fronte a me, c’era il mare. Era sera e non c’era nessuno in spiaggia, così lentamente mi avvicinai all’acqua e mi ritrasformai. Una volta immersa cominciai a pensare a cosa era successo pochi minuti prima. Cercai di calmarmi e di spiegarmi l’assurdo comportamento di Jake. Ma invece di trovare una spiegazione accumulai sempre più dolore e mi auto convincevo che così non poteva continuare.
Perciò, ormai priva di senno, mi lasciai andare, sprofondando nelle gelide acque di La Push. In quel momento avrei voluto che non fossi mai esistita.

Mi svegliai nella mia stanza, ero a casa di Alex e accanto a me c’era un stufa accesa. Dopo poco mi accorsi che stavo tremando e che ero ancora umida. In camera non c’era nessuno così mi volli rialzare per mettermi qualcosa addosso, ma fallì nell’impresa. Ero ancora troppo debole e caddi a terra come una pera cotta. Mentre mi rialzavo Alex spalancò la porta e per poco non urlò vedendomi a terra e, soprattutto, sveglia
- Sarah! Sorellina, ma che stai facendo?- disse riconducendomi al letto
- Volevo pren..dermi qualc..osa di pesa..nte- risposi- ho un po’ di fred..do-
- Tranquilla ci penso io- disse Alex prendendo un piumino dal mio armadio
- Pos..so sapere co..sa è suc..cesso?-
- Veramente questo lo dovrei chiedere io a te, Sam, Jacob ed Embry sono venuti qui spaventati a morte e Jake ti teneva in braccio. Dicevano che era meglio se tu rimanessi per un po’ qui con me ed inoltre Jake ci teneva a dirti che non era sua intenzione..e che è stato tutto opera del tuo potere, di che cosa non me l’ha detto, infatti non capisco cosa intenda. Quando ti ho vista in quello stato sarei potuto morire, ma cosa ti è saltato in mente? Non lo sai che siamo a Febbraio? Non è periodo per farsi il bagno o per andare in spiaggia!- disse in un fiato Alex
Ora era chiaro. Il mio potere, la mia condanna a morte! Era colpa sua se Jake mi aveva baciato ed ecco cosa intendeva con “Ecco..lo sento”!
Forse voleva solo sentire quanto fosse grande il mio amore per potersi organizzare con Reneesme, ma purtroppo lo amo così tanto che ha sentito il bisogno di baciarmi.
-Scu..sa, è solo che..sono inciam..pata dalla scogliera..volevo solo racc..ogliere un po’ di con..chiglie, per fare una coll..ana ad Em..ily- Non era una delle mie scuse migliori, ma al momento non avevo la mente lucida.
-Ah..cosa devo fare con te..vado a prepararti un tè caldo-
-Gra..zie- risposi mentre Alex usciva dalla mia stanza.
Il tempo di mettermi il piumino, sentì un tonfo provenire dal balcone e appena mi girai vidi Jake che bussava alla finestra. Mi alzai, tremolante, e andai ad aprirli.
-Ciao Jake..- dissi sedendomi poi sul letto, accanto alla stufa,
Jake rispose con un cenno e restò a debita distanza da me.
-Come ti senti? Hai preso molta acqua- disse poi
-Si, sto ben..one, ho solo un po’ di fred..do-
-Ah..quella spiaggia è maledetta, già un bel po’ di anni fa Bella si era buttata dalla scogliera per la disperazione di non poter vedere più Edward, ora te che cerchi di affogare per colpa mia e della mia stupidità..andiamo di male in peggio!-
-Mi dis..piace, me la so..no presa con te ingiusta..mente, avrei dovuto capire su..bito che era opera del mio po..tere-
-Si, ma è anche vero, che ho toccato un tasto dolente pur sapendo che ti faceva soffire, e solo che..volevo capire affondo il tuo dolore, perché so cosa si prova ad essere rifiutati..e quando si è innamorati davvero, fa molto male..e tu..tu sei completamente pazza di me-
Arrossii- Beh, non è colpa mia se mi inna..moro delle persone sbagli..ate, ma ti prego Jake, non ango..sciarti per questa cosa..altrimenti peg..giori solo la situazi..one-
-Ci proverò..- rispose- ora ti dispiace se ti riscaldo un po’? Sarai pure un licantropo, ma vedo che non hai una temperatura corporea elevatissima come la nostra-
-Già..come licantropo sono un fallim..ento-
Jake ridacchiò e mi mise un braccio sopra la spalla.
Io, intanto, mi ripromisi di andare da Reneesme il giorno dopo.
 
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24 replies since 10/8/2010, 16:14   198 views
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