| I pensieri di Kagome… Kagome non riusciva a dormire. Era stata una giornata lunga e stancante; era sdraiata sul letto mezzo rotto della capanna che lei e Inuyasha avevano trovato nei pressi del Monte Akurei. Faceva freddo e le coperte scarseggiavano, così Inuyasha aveva deciso, sempre con il solito atteggiamento apparentemente indifferente, di cederle tutte a Kagome. Lei però aveva preso il gesto di Inuyasha come un gesto di cavalleria, anche se lui ovviamente cercava di nasconderlo. Ormai lo conosceva bene, pensò con un mezzo sorriso. Abbassò lo sguardo e lo vide sdraiato sul pavimento, raggomitolato come un gatto, la stanchezza stampata sul viso; ma almeno lui dormiva. Così Kagome prese la coperta più pesante e gliela mise addosso, fissandogli quella strana espressione che tanto le piaceva. Aveva paura di svegliarlo, ma non resistette e gli sfiorò il viso con il dorso della mano, con quel sorriso un po’ sofferente che mostrava rare volte. Ripensò ai bei momenti trascorsi con lui e a tutte quelle tremende litigate… Le sarebbe piaciuto che Inuyasha capisse quanto lei lo amasse; quanto amasse quelle sue orecchie da cane, i suoi occhi, il suo carattere e il suo essere mezzo-demone. Non era Kikyo. Non voleva che Inuyasha diventasse un umano. Lei lo amava per quello che era, cioè un mezzo-demone. Si sollevò dal pavimento con un ultimo sguardo a Inuyasha e andò verso la finestra, abbandonandosi ai suoi pensieri… …poggiò le mani sulla parete e si affacciò alla finestra, lo sguardo vuoto; guardava gli alberi e il cielo ma non li vedeva davvero. Pensava al giorno che Kikyo cercò di ucciderla e provò una sensazione di disprezzo che non aveva mai provato per un’altra persona. Era lei la causa delle sue sofferenze e anche di quelle di Inuyasha, lei che era innamorata di Inuyasha, lei che avrebbe voluto trasformarlo per sempre in un umano. Lei… La donna che Inuyasha amava. Ogni volta che ci ripensava sentiva un nodo alla gola che non aveva niente a che fare con il freddo. Chiuse le mani a pugno così violentemente che quasi si ferì… faceva male, non sentirsi amata abbastanza, ma faceva ancora più male che il ragazzo che ami, in realtà ami la donna che in cuor tuo disprezzi più di ogni altra al mondo. < Kagome… sei sveglia?> era Inuyasha, evidentemente si era accorto che lei non era a letto. < Oh… Inuyasha! Mi hai spaventato.> < Scusa non volevo spaventarti. > < No Inuyasha, non ti preoccupare.> Con gli occhi mezzo chiusi, Inuyasha si mise a sedere e le chiese: < Come mai in piedi a quest’ora?> < Non riuscivo a dormire.> < Come mai? > < Non importa. Torno a letto. Tu torna a dormire: domani ci aspetta una lunga giornata! > < Si, buonanotte Kagome!> < Buonanotte…. Inuyasha…> Con un breve sguardo andarono a dormire, aspettando l’alba…
TO BE CONTINUED…
Edited by « NINFAdora* - 8/8/2008, 23:04
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