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| Quando i giapponesi devono scegliere il nome per i propri figli fanno un pò come da noi, cioè cercano un nome tra i tanti che conoscono.Per loro però è un pò diverso... Ad esempio da noi Lucia deriva da “luce”, ma quando pronunciamo il nome raramente pensiamo alla sua origine.Lo stesso dicasi per Silvano che deriva da selva, foresta, oppure Marina che deriva dal latino mare, ma che probabilmente i genitori hanno scelto perchè semplicemente piaceva o ricordava qualcuno che si chiamava così....Per lo più noi scegliamo un nome in base alla pronuncia, che deve piacere, più che in base al significato che ha; per i giapponesi è un pò diverso perchè ogni volta che scrivono il loro nome il kanji rivela il significato del nome per cui è praticamente impossibile staccarsi dal significato. Quando scelgono un nome i giapponesi cercano innanzitutto un concetto, un’idea, che esprimono con uno o più kanji;la pronuncia poi è una conseguenza della lettura. Quindi per i nomi stranieri è quasi impossibile, o comunque difficilissimo, trovare dei kanji che possano mantenere la pronuncia del nostro nome ed anche avere un significato. I nomi che abbiamo proposto quindi conservano la pronuncia ma non hanno un vero significato. Questo vuol dire che vanno bene per giocare e divertirsi, ma per i giapponesi non sarebbero dei veri nomi da usare. Quando si fa la conoscenza di un giapponese questi si affretta a fornirci un bigliettino da visita per evitare equivoci sul suo nome. Il kanji è indispensabile (per chi sa leggere ovviamente!) perchè rivela il significato del nome ed evita qualsiasi equivoco di omofonia( in italiano gli omofoni sono dei nomi che hanno la stessa scrittura-pronuncia ma significato diverso). Di solito i nomi degli stranieri vengono scritti in katakana (come avrete già visto sui keikogi) non in kanji. Ecco perchè dopo aver giocato con alcuni nomi non continueremo a proporne altri usando i kanji.. se però voi siete così bravi da trovare delle combinazioni valide li possiamo pubblicare....
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